LABORATORIO ANALISI

 

 

Il laboratorio di analisi chimico clinica si occupa di misurare i campioni di materiali biologici tra cui il sangue (che include il siero e il plasma), urina ecc.

Quanti di voi sotto prescrizione del proprio medico si recano in un laboratorio analisi per un semplice controllo o per delle analisi specifiche?

Basta un prelievo di sangue ed è fatta, si attendono i risultati, si portano al proprio medico e il cerchio è chiuso.

Però nessuno si è mai chiesto il lavoro che viene effettuato per ottenere il risultato che noi aspettiamo.

Bene v’informo che in un laboratorio di analisi privato o pubblico vi sono delle procedure serie obbligatorie che vengono eseguite per un risultato efficace. In modo da fornire al medico gli elementi necessari per una corretta diagnosi al fine di proseguire con l’iter terapeutico o prendere eventuali decisioni riguardanti i ricoveri.

Non entrerò in maniera approfondita nelle parti tecniche, per non essere noiosa ma cercherò di spiegarvi alcuni passaggi della normale attività di un laboratorio in modo semplice e comprensivo per rendervi l’idea di ciò che sta dietro alle vostre analisi.

La prima cosa che noi ci accingiamo a fare non appena arrivati in un laboratorio, è quello di donare la nostra ricetta prescritta dal medico curante, a uno sportello di solito antistante al laboratorio.

Questo sportello fa parte di un ufficio chiamato accettazione, il personale qualificato di quest’ufficio non fa altro che formalizzare la vostra richiesta, mediante l’introduzione dei vostri dati anagrafici gli esami da eseguire, da qui la stampa di un’etichetta contenente il vostro nome cognome, l’esame da eseguire e un codice a barre, questo codice è definito codice di tracciabilità,attraverso questo codice lo strumento riconosce il soggetto e gli esami da eseguire.

Tali etichette verranno poste su delle apposite provette ognuno con un tappo di colore diverso dove all’interno si trova un aditivo per il più anticoagulante e vengono date agli infermieri per il prelievo.

    FASE PRE-ANALITICA

Prevede la preparazione del paziente, il prelievo.

Il campione biologico raccolto viene  trasferito in contenitori  adatti alla fase successiva di lavorazione ad esempio un vetrino portaoggetti per le analisi al microscopio, o una provetta sottovuoto Vacuette di tipo specifico, o su un terreno di coltura.

In questa fase quindi possono essere usati:

  • Micropipetta, per trasferire liquidi da un contenitore ad un altro;
  • Dispensatore di reagenti o soluzioni
  • Centrifuga, per separare i componenti di peso specifico diverso
  • Incubatore, ossia un ambiente a temperatura controllata, solitamente nella gamma che maggiormente favorisce l’attività cellulare

 

 

FASE ANALITICA

I campioni vengono indirizzati ciascuna in aree di competenza diverse (microbiologia, ematologia chimica clinica ecc) dove verranno analizzati con metodi automatici o manuali. Quando il campione è pronto per la fase di analisi, viene inserito nell’apparecchiatura di misura.

Tra gli apparecchi di misura usati vi sono:

  • Microscopio, per l’analisi manuale da parte di un operatore
  • Analizzatore automatico, macchine complesse che automatizzano tutta o parte della fase preanalitica, dosano reagenti ed effettuano la misura, e la conversione da unità base (spesso unità di luce) alle unità metriche del risultato.

FASE POST ANALITICA

Questa fase consiste nella validazione  e refertazione

Questa è la fase più delicata perché è l’ultima fase prima di consegnare i referti, quindi vanno rivisti per bene e se dati non danno valori da doversi ripetere sono validati stampati firmati e rimandati all’accettazione per la consegna.

 
     


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